Remarketing con Google Ads 

Data ultimo aggiornamento post: Ottobre 11, 2022

Hei Creator, sicuramente hai già sentito parlare delle enormi potenzialità di Google Ads, soprattutto quando si tratta di fare remarketing e della costruzione di pubblici ed audience specifiche.

ps alla fine dell’articolo troverai un video tutorial sul remarketing con Google Ads passo passo

Questo strumento che appartiene al digital marketing ha in maniera assoluta una innumerevole dose di ottimi vantaggi 😃!

Quando fai remarketing con Google AdS, infatti, riesci ad utilizzare una metodologia di lavoro assolutamente flessibile che, tramite una serie di strumenti di marketing, ti consente di avere, in modo mirato e puntuale,  il polso della situazione sui comportamenti del tuo target e di poterli anche “modulare” in fatto di conversioni.

Cosa si intende per remarketing e a cosa serve? 

Con il termine di remarketing indichiamo tutte quelle attività utili ad intercettare esattamente tutte quelle persone che, in qualche maniera, hanno precedentemente già interagito con il tuo sito web o con una tua landing page o altro contenuto online, o anche usato la tua app senza però effettuare una conversione, quali ad esempio l’acquisto online, il download di un file, la registrazione ad una newsletter, l’iscrizione ad un canale, eccetera, eccetera. 

Può succedere, infatti, mio caro Creator, che dopo aver realizzato il tuo sito ecommerce, ad esempio, tu veda effettuati pochissimi acquisti.
Magari gli utenti entrano, arrivano addirittura al carrello e poi, invece, lo abbandonano 🤔!

Certo le cause di un “abbandono carrello” possono essere molteplici, ma comunque il remarketing con Google AdS può essere utilissimo per “ripescare tutte queste persone”, ricordando loro, ad esempio, che hanno ancora un acquisto in sospeso 😏.

Grazie ad annunci Google realizzati utilizzando strumenti di remarketing, puoi intercettare gli utenti che hanno visitato il tuo eCommerce, o addirittura raggiungere esattamente quelli che non hanno effettuato l’acquisto finale.

Ma così anche quelli che non ti hanno lasciato i dati su di un form di registrazione, o hanno desistito dal contattarti per chiederti ulteriori informazioni.

In questa maniera, creando degli annunci su Google, puoi “inseguire” i tuoi utenti, proponendogli i tuoi contenuti magari mentre la suddetta tua audience naviga sui siti della rete display di Google, o sulla rete di ricerca per termini correlati ai tuoi contenuti o alla tua attività.

Il remarketing sarà quindi un’altra freccia da scoccare, una scorciatoia,  per poter “ricordare” al tuo pubblico che ci sei e che gli proponi esattamente quello che cercano e quello di cui aver bisogno!
Insomma, per dirla in breve, con il remarketing con Google AdS ti rimetti in pista 😁 e in bella mostra e alla lunga riuscire ad accrescere la tua notorietà. 

Customer Journey e remarketing con Google AdS

Il remarketing diventa essenziale, soprattutto per alcune categorie commerciali e nel caso in cui si tratti di posizionare sul mercato una certa tipologia di prodotti e servizi.
Non sempre, infatti, è possibile “chiudere una vendita” a primo colpo; così come non sempre un utente si iscrive al tuo canale, al tuo social preferito, meno che mai ti lascia dati sensibili per una iscrizione ad una newsletter, eccetera, eccetera.

Soprattutto quando la tua audience magari non ti conosce bene e ha bisogno di approfondire notizie e contenuti sull’attività che ti riguarda, sul tuo brand e sui servizi o prodotti che offri.
Ci sta che non sempre una audience sia pronta alla conversione! Specialmente quando siamo di fronte ad un prosumer 🤨 che certamente rappresenta una formula di consumatore parecchio evoluto!
Senza contare poi l’immensa concorrenza sul mercato che induce i consumatori a dover scremare e raccogliere moltissimi contenuti ogni giorno e su più canali e a fare continue operazioni di confronto e analisi. 

Tutto cambia chiaramente se si rompe un tubo dell’acqua in casa e rischiamo di vedere galleggiare il nostro mobilio 🤿… 😱…

Beh, in questo caso si tratta di una emergenza e lì i parametri che stabiliscono una conversione sono basati su criteri di contingenza e meno ponderati! 

Il customer journey è davvero molto complesso e spesso non è detto che se “vieni escluso” la prima volta dalle scelte di acquisto della tua audience, tu debba esserlo sempre! Per questo esistono “i ripescaggi” attraverso il remarketing con Google AdS 🥳!

I vantaggi del remarketing con Google Ads

Un enorme vantaggio è sicuramente quello di “aver a che fare” con un target tiepido!
Il pubblico che viene “stimolato” con i tuoi annunci Google, infatti, non è un pubblico generale, ma frutto di una scrematura e organizzazione in segmenti di pubblico che, in precedenti situazioni, hanno comunque creato con te una relazione: o perché, ad esempio, hanno visitato in passato il tuo sito, o hanno acquistato i tuoi prodotti, o ancora hanno effettuato un contatto, eccetera, eccetera.  

Il remarketing, quindi, ti permette di “individuare esattamente” il segmento di pubblico a cui vuoi rivolgerti e questo è sempre qualcuno che “ti conosce già” e quindi più orientati a fare conversioni😘.

Inoltre con il remarketing hai la possibilità di creare elenchi ben specifici e puntuali. Non esiste una targettizzazione “a monte” della tua audience.
In un certo senso, grazie a Google e alla immensa elasticità della sua piattaforma pubblicitaria, potrai selezionare secondo i tuoi specifici interessi il pubblico che più interessa. 

Anzi potrai (e dovrai) sin da subito creare questi elenchi, perché diventerà una modalità di lavoro che ti consentirà di “risparmiare tempo” in maniera inimmaginabile.

Ogni qual volta, infatti, che vorrai lanciare una campagna, e avrai chiari i tuoi obiettivi, sarà ancora più semplice “agganciare” a quel contenuto (che sia Display o su rete di ricerca) un “fetta del tuo pubblico”. 

Diversamente potresti anche dover attendere un tempo importante, prima di mettere in piedi strategie di conversione… e talvolta davvero il tempo è denaro, soprattutto nei nostri mercati spesso saturi di offerte e proposte di altri creator. 

Il remarketing può darti quindi un enorme vantaggio competitivo 🤑.

Google poi ti permette di intercettare maggiori flussi di utenti, grazie anche alla creazioni di reti partner sia per le campagne Display e sia per quelle su rete di ricerca. 

Quindi il remarketing ti permette di “essere riproposto” ed essere visto e rivisto ancora e ancora 😛… anche in modalità funnel e questo aiuta anche la tua notorietà e quella dei tuoi contenuti, con la possibilità concreta di far aumentare le conversioni, e di raggiungere quindi i tuoi obiettivi: siano essi di notorietà, di vendita, di registrazione, eccetera, eccetera. 

Come si fa il remarketing su Google AdS?

Punto di partenza il tuo contenuto online: il tuo sito web, ad esempio.

Sul sito possiamo installare con il Tag Manager una porzione di codice, il codice di Google AdS, per tracciare gli utenti che vi sono approdati.
In questa maniera è possibile costruire audience mirate alle quali proporre contenuti ad hoc 😀.

Google consente di avere di base degli elenchi predefiniti, liste contatti cioè (visitatori sito, ad esempio) per fare remarketing, ma è fondamentale avere anche dei segmenti di pubblico che scegli tu e che nascono sulla scorta di elenchi personalizzati fatti “ ad hoc” (sempre da te) o organizzati come risultato di un monitoraggio conversioni magari passato.

Le liste possono essere “inclusive”, nel senso che puoi creare elenchi dove raccogli tutto il pubblico in target (settorializzato o meno), o anche “esclusive”, perché puoi escludere alcune tipologie di audience, inserendo delle regole che te lo permettono. 

Ad esempio puoi decidere di “scorporare dal tuo target, tutti coloro che, sollecitati ad una conversione, poi non l’hanno effettuata. O quelli per i quali ormai sono cambiati interessi, o ancora “si sono raffreddati”, perché è trascorso troppo tempo, senza che abbiano compiuto una conversione. 


Per avere buone conversioni il tuo “segmento target” deve presentare una certa estensione numerica. Diversamente rischieresti anche di dover monitorare numeri bassi che non ti danno una stima esatta del comportamento per i tuoi utenti medi. In alcuni casi è lo stesso Google che permette di caricare elenchi contatti raccolti da te in altri ambiti, come ad esempio banche dati email in tuo possesso. 

Grazie agli strumenti di monitoraggio di Google è poi sempre possibile tenere sotto controllo numeri, performance e quindi anche conversioni della tua audience.  

Importante è sempre organizzare gli elenchi in tuo possesso, così da realizzare campagne Google AdS in linea con i tuoi obiettivi di marketing. Questo vuol dire chiaramente, e come fin qui ho esposto, che l’organizzazione in liste diventa specifica per selezionare obiettivi di campagna e anche canali.
Ma su Google AdS è fondamentale anche tenere d’occhio la creatività di un messaggio e individuare anche le modalità per farlo 😄. 
Ma adesso che ti ho detto in linea teorica cos’è il remarketing con Google AdS e perché è importante per un creator come te, scommetto che muori dalla voglia di entrare nel cuore dell’argomento e  magari scoprire segreti, consigli e informazioni più dettagliate su come configurare, passo dopo passo, una campagna di remarketing efficace.

Video Tutorial Remarketing Google Ads

In questo video tutorial sul remarketing in Google Ads trovi:

  • Cos’è il Remarketing e come funziona?
  • Come creare una campagna di Remarketing
  • Segmenti Google ADS
  • Come creare segmenti di pubblico
  • Campange display e rete di riecerca
  • Esempi di Remarketing concreti su Google ADS
  • Escludere pubblici
  • Conversioni Remarketing e Google Analytics
  • CSV ed Elenco clienti
  • Strategie di Remarketing
  • Trend di crescita

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