Link Building: cos’è e come farla

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Questa pratica va ben oltre la semplice raccolta di link; si tratta di un’arte complessa che richiede una profonda comprensione dell’evoluzione degli algoritmi di Google e del comportamento naturale dei siti web nell’ecosistema digitale.

link building cos’è

La link building è una disciplina fondamentale nell’ambito della Search Engine Optimization (SEO), che si concentra sull’acquisizione strategica di collegamenti ipertestuali, comunemente noti come “backlink”, provenienti da altri siti web verso il proprio. Si divide in due categorie: off-site (acquisire link da altri siti) e on-site (ottimizzare la struttura dei link interni). In questo articolo ci concentreremo sulla link building off-site, lasciando l’on-site a un futuro approfondimento.

L’Importanza del PageRank e l’Evoluzione di Google

Le radici del concetto di link building affondano nella storia stessa di Internet. Il punto di svolta per questa tecnica di posizionamento e ottimizzazione SEO è rappresentato dall’introduzione del PageRank da parte di Google.

Il PageRank a rivoluzionato la SEO, valutando i link come “voti di fiducia”. Questo algoritmo attribuisce un valore numerico alla rilevanza di un sito, basandosi sulla qualità e quantità dei backlink. Il punteggio riflette l’importanza percepita e influenza il posizionamento nelle SERP. In passato, una toolbar mostrava il PageRank, strumento utile per i professionisti SEO, ma ora Google adotta metodi più sofisticati per valutare i link.

Backlink Cosa Sono

I backlink sono essenzialmente collegamenti da un sito/pagina ad un altro sito/pagina/documento etc…. Rappresentano uno dei pilastri fondamentali del web e ado oggi della SEO, fungendo da “attestati di stima” nell’ecosistema digitale.

Quando un sito web linka un altro, sta essenzialmente “garantendo” per esso agli occhi dei motori di ricerca.

Questo meccanismo può essere paragonato al processo di ricerca di un professionista attraverso raccomandazioni personali. Quando si cerca un esperto in un determinato campo, spesso ci si rivolge alla propria rete di contatti per ottenere suggerimenti. In questo scenario, il valore della raccomandazione è direttamente proporzionale all’autorevolezza e all’esperienza della fonte. Una referenza proveniente da una persona riconosciuta come esperta nel settore avrà un peso maggiore e genererà un livello di fiducia più elevato nei confronti del professionista consigliato.

Allo stesso modo, nel contesto dei backlink, un collegamento proveniente da un sito web autorevole e pertinente conferisce una maggiore credibilità al sito linkato. Questo “voto di fiducia” digitale funziona in maniera analoga a una raccomandazione personale, creando un’immediata percezione di affidabilità, anche in assenza di una conoscenza diretta del sito in questione.

Nella SEO moderna, come abbiamo anche visto dalle fughe di notizie con Google Leak, non possiamo di certo non considerare, all’interno della strategia SEO, l’utilizzo di questa tecnica di posizionamento così da avere un profilo back link che possa dare vantaggi al posizionamento del sito, blog o e-commerce etc.. che è quell oche facciamo con i nostri clienti. Se sei interessato guarda i casi studio SEO altrimenti continua a leggere perchè voglio spiegarti cosa è il profilo back link e perché serve guardarlo:

Cosa è il profilo dei back link

Il profilo dei backlink di un sito web è l’insieme completo di tutti i link in entrata che puntano a quel sito da altre pagine web e fornisce una panoramica dettagliata della sua autorità, rilevanza e reputazione online agli occhi dei motori di ricerca.

Ovviamente saper leggere un profilo link richiede delle competenze perchè ci sono innumerevoli cose da attenzionare e guardare e nella maggior parte dei casi i seo junior sbagliano a valutarlo infatti non serve solo guardare le metriche dei tools online o backlink checker come Moz, majestic o Ahref ma serve addentrarsi su ogni link per comprendere fattori come:

  1. Quantità e qualità dei backlink
  2. Diversità dei domini
  3. Rilevanza tematica dei siti linkanti
  4. Distribuzione naturale degli anchor text
  5. Freschezza e posizionamento dei link

Come Valutare la Qualità dei Link

Per fare un esempio guardando il mio sito ad oggi (io utilizzo ahref per guardare i profili backlink dei siti) possiamo vedere che ho un DR di 19 e un UR di 14 con 811 backlink provenienti da 379 domini. Ma queste sono solo delle metriche che posso utilizzare SI per valutare i siti ma c’è molto di più da considerare.

Per esempio potrei voler vedere la quantità di link in entratra è aumentata da un giorno all’altro o è graduale e se in concomitanza si un ipotetico aumento di link ne deriva anche un aumento di ranking.

Quindi, sempre per il mio sito, diamo uno sguardo a questo dato selezionando i domini referral e la media di traffico organico come metriche da osservare in un grafico. Possiamo scuramente notare che il profilo di link del sito sembra proprio naturale e non sembra alterato da un’azione massiccia di link o da un attacco di Black SEO ovvero tecniche che esasperano l’utilizzo di alcune tecniche SEO per far cadere in penalizzazione i siti web.

C’è da dire che oggi Google è molto più bravo rispetto a prima a capire se un profilo back link vuole essere “manipolato” dall’esterno con questa tipologia di tecnica anche perchè praticamente il 90% dei siti presenti online o prima o poi riceverò link del genere attraverso l’uso di tecniche creative e sempre diverse.

Ma proviamo a vedere se sul io sito ci sono dei segnali forti che potrebbero far capire a Google che il mio sito è degno di nota.

lo link

Nell’immagine di sopra possiamo notare immediatamente che ci sono link provenienti da WordCamp da yourinspirationweb da oneminutesite, webwiki etc… Se andiamo ad analizzare questi link possiamo notare che ho partecipato ad un evento, in questo caso come relatore, su WordPress che amplifica l’auterevolezza del sito.

Che ho scritto degli articoli per un sito autorevole e che addirittura nel 2013 già parlavo di link building

Nel mio caso specifico, posso condividere un’esperienza personale che dimostra il potere duraturo di una strategia di link building ben eseguita: nel 2013, ho scritto un articolo approfondito sulla link building che, incredibilmente, è ancora online e continua a generare valore dopo più di un decennio!

Questo esempio non solo testimonia la mia lunga esperienza nel settore, ma sottolinea anche un aspetto fondamentale della link building che spesso viene sottovalutato: il suo ruolo nella costruzione dell’autorevolezza del brand. Una strategia di link building ben pianificata e eseguita non si limita a migliorare il posizionamento nei motori di ricerca, ma contribuisce in modo significativo a stabilire e rafforzare l’autorità del tuo brand nel settore.

Pensateci: un articolo che continua a essere citato e linkato dopo 10 anni non solo porta traffico e “link juice”, ma posiziona l’autore e il brand come fonti autorevoli e durature di informazioni nel campo. Questa è la vera potenza della link building: la capacità di creare un impatto a lungo termine che va ben oltre il semplice miglioramento del ranking.

In effetti, possiamo affermare che la link building, quando fatta con strategia e visione, è uno strumento incredibilmente potente per:

  1. Stabilire la tua voce come esperto nel settore
  2. Costruire relazioni durature con altri professionisti e siti autorevoli
  3. Creare un’impronta digitale persistente che continua a generare valore nel tempo
  4. Differenziarti dalla concorrenza come fonte affidabile di informazioni

Questa prospettiva trasforma la link building da una semplice tattica SEO a una strategia complessiva di branding e posizionamento nel mercato. È un approccio che richiede pazienza e dedizione, ma i risultati, come dimostra la mia esperienza personale, possono essere straordinari e duraturi.

In questo caso invece un articolo presente su one minute site dove parlavo di nicchie di mercato

Come puoi notare, da una piccola audit sul profilo di back link possiamo immediatamente ricevere tantissime informazioni utili che ci fanno capire se il sito può godere di trust da parte di Google o meno infatti ritornando all’esempio del propfessionista consigliato dal tuo amico potremmo dire che gli amici (in questo caso i siti appena citati) sono assolutamente i ntrust e ci hanno suggerito un professionista che semba davvero sul pezzo e che ha sicuramente molta esperienza nel settore.

Come vedi la link building non serve solo per aumentare dei valori e non è una pratica malsana come purtroppo parte delal comunità SEO ha voluto far trasparire e/o demonizzare. La link building quando è fatta bene e con cognizione di causa è una tecnica di posizionamento che fa compere azioni ad hoc per aumentare l’autorevolezza di un sito e di conseguenza il brad di un’azienda o il personal brand di un professionista.

Tipologie di Backlink

Non tutti i backlink sono uguali. Esistono diverse tipologie, ognuna con un impatto differente sulla SEO:

I Diversi Tipi di Link: Non Tutti i Link Sono Uguali
  1. Link DoFollow: Trasferiscono autorità (link juice) al sito linkato. Sono i più desiderati in quanto migliorano il posizionamento.
  2. Link NoFollow: Non trasferiscono autorità diretta, ma possono comunque portare traffico e visibilità, favorendo il guadagno di link naturali nel tempo.
  3. Link UGC (User Generated Content): Utilizzati per segnalare link generati dagli utenti, come nei commenti o nei forum.
  4. Link Sponsored: Indicano un collegamento pagato o promozionale. Devono essere chiaramente marcati per evitare penalizzazioni da Google.

Qualità vs Quantità dei Backlink

Non tutti i backlink sono benefici per il posizionamento. I link tossici, provenienti da siti di bassa qualità o spam, possono danneggiare la tua SEO. È essenziale monitorare regolarmente il proprio profilo backlink con strumenti come Google Search Console o Ahrefs per identificare e rimuovere eventuali link tossici. L’uso dello strumento Disavow di Google può aiutare a chiedere a Google di ignorare questi link dannosi.

La chiave per un profilo backlink sano è avere un mix naturale di tutti questi tipi di link. Nella mia esperienza, un profilo che sembra troppo “pulito”, con solo link DoFollow da siti di alta autorità, può in realtà sembrare sospetto a Google ma è solo una delle cose da valutare dentro una strategia di link building professionale che puoi ottenere con i nostri servizi di link building.

COME FARE LINK BUILDING

Ora che abbiamo compreso l’importanza dei backlink e dei vari tipi di link, è il momento di passare all’azione.

In questo paragrafo, ti parlerò delle strategie pratiche che utilizzo quotidianamente con i miei clienti per costruire un profilo di backlink solido e naturale. Ricorda che non esiste una formula magica: il successo nella link building dipende dalla combinazione intelligente di queste tecniche e dalla loro adattabilità al settore specifico. Ecco come fare link building in modo efficace:

Strategie di Link Building per Ottenere Backlink di Qualità

  1. Content Marketing di Qualità: Crea contenuti eccezionali che le persone vogliano naturalmente linkare. Parlo di guide approfondite, ricerche originali, infografiche accattivanti. Per esempio, un’infografica ben fatta sulla storia del SEO potrebbe attirare link da blog di marketing e tecnologia.
  2. Guest Posting Strategico: Non si tratta solo di scrivere articoli per altri blog, ma di scegliere strategicamente dove pubblicare. Cerca siti nel tuo settore con un buon Domain Rating (DR) e un pubblico engaged. Un guest post su un blog di WordPress autorevole può fare miracoli per un sito di web design.
  3. Broken Link Building: È come fare pulizia nel web. Trova link rotti su siti autorevoli e proponi il tuo contenuto come sostituto. Ho visto clienti ottenere backlink da siti .edu utilizzando questa tecnica.
  4. Skyscraper Technique: Trova contenuti popolari nel tuo settore, creane una versione migliore e contatta chi ha linkato l’originale. Funziona particolarmente bene per contenuti evergreen come guide “how-to”.
  5. Creazione di Strumenti e Risorse: Sviluppa strumenti gratuiti o risorse utili per il tuo settore. Un calcolatore SEO o un generatore di meta descrizioni può attrarre link da una vasta gamma di siti web.
  6. Linkable Assets: Crea contenuti che siano naturalmente “linkabili”. Penso a report annuali di settore, studi di casi approfonditi o guide definitive. Il mio “Rapporto annuale sulle tendenze SEO” attrae sempre un sacco di backlink di qualità.
  7. Commenti Intelligenti: Non sottovalutare il potere dei commenti sui blog. Commenti ben ponderati e utili su blog autorevoli possono portare traffico e, occasionalmente, link. L’ho visto funzionare particolarmente bene nei forum di nicchia.
  8. Recupero di Menzioni Non Linkate: Usa strumenti come BrandMentions per trovare chi parla del tuo brand senza linkarti. Un’email cordiale può spesso trasformare queste menzioni in backlink preziosi.
  9. Partnership e Co-marketing: Collabora con altre aziende nel tuo settore per progetti congiunti. Una guida co-brandizzata o un webinar possono portare a scambi di link reciprocamente vantaggiosi.

Questa strategia di link building naturale e strategica si declina dunque in varie fasi, tra quelle preparatorie, con ottimizzazioni onsite e ricerca dei possibili siti ospitanti, e quelle più attive, in cui si iniziano a far uscire i collegamenti.

È importante che la rincorsa alla SERP avvenga in maniera cauta e costante, senza rischiare di cadere per la troppa fretta, e che si possa dare tempo a Google di conoscere, valutare e (si spera) apprezzare il nostro sito.

Quando talloneremo da vicino il competitor in SERP, poi, si potrà puntare a link più seri e pesanti, da siti più autorevoli, che possono dare la forza per lo scatto finale, senza mai dimenticare di rafforzare anche il brand e non solo le nostre parole chiave

Gli Algoritmi di Google e il loro Impatto sulla Link Building

Penguin: Lanciato nel 2012 e integrato nel core dell’algoritmo nel 2016, Penguin ha cambiato radicalmente il modo in cui i link manipolativi vengono gestiti, passando dalla penalizzazione del sito a una semplice svalutazione dei link di bassa qualità. Questo algoritmo ha principalmente l’obiettivo di ridurre l’impatto dei link spam, come gli schemi di link o l’acquisto di backlink.

Panda: Anche se principalmente concentrato sulla qualità del contenuto, Panda (2011) influisce indirettamente sulla link building. I contenuti di bassa qualità penalizzati dall’algoritmo riducono il valore dei backlink associati a quei siti. Inoltre, Panda valuta la qualità del sito linkante, influenzando così il ranking di siti che ricevono link da pagine di bassa qualità.

Fred: Introdotto nel 2017, Fred ha preso di mira siti con contenuti di bassa qualità, eccessivi annunci pubblicitari e link aggressivi. Questo aggiornamento ha colpito particolarmente i siti che utilizzavano pratiche non etiche di monetizzazione e link manipolativi. Google ha sottolineato che Fred è strettamente legato alle linee guida E-A-T (Expertise, Authoritativeness, Trustworthiness), che regolano la qualità dei contenuti e dei link.

BERT: Lanciato nel 2019, BERT ha introdotto miglioramenti nell’interpretazione semantica delle query di ricerca. Questo algoritmo non influisce direttamente sui backlink, ma migliora la rilevanza dei link che si trovano in contenuti ben strutturati e pertinenti, premiando la qualità contestuale.

Link Spam Update: Il più recente aggiornamento legato ai link, nel 2022, utilizza l’intelligenza artificiale (SpamBrain) per identificare e neutralizzare i link spam. Questo update ha rafforzato l’importanza di costruire un profilo backlink naturale e rilevante, in particolare per i siti YMYL (Your Money or Your Life), dove la qualità è essenziale.

Quali Tools Usare per fare link Building

Ora che abbiamo visto come fare link building, parliamo degli strumenti per la link building.

Come già saprai io utilizzo Ahref quotidianamente per rendere questo processo più efficiente e misurabile. E’ secondo me il tool migliore in assoluto.

  1. Ahrefs: È il mio go-to per l’analisi dei backlink. Lo uso per:
    • Analizzare il profilo backlink dei competitor
    • Trovare opportunità di link building con il loro Content Explorer
    • Monitorare la crescita dei backlink nel tempo Pro tip: Usa la funzione “Link Intersect” per trovare siti che linkano i tuoi competitor ma non te.
  2. Majestic: Lo trovo particolarmente utile per le metriche:
    • Trust Flow e Citation Flow offrono insights unici sulla qualità dei link
    • Il “Topical Trust Flow” mi aiuta a valutare la rilevanza tematica dei backlink Suggerimento: Confronta sempre il Trust Flow con il Citation Flow per una valutazione equilibrata.

Ricordate, nessuno strumento è perfetto o completo di per sé. La vera magia avviene quando li usiamo in combinazione, incrociando i dati e interpretandoli alla luce della nostra esperienza. Non lasciate che gli strumenti guidino la vostra strategia; usateli per informare e affinare il vostro approccio alla link building.

E un’ultima cosa: anche il miglior strumento del mondo non può sostituire il buon senso e la creatività. La link building di successo richiede sempre un tocco umano, una comprensione del contesto e la capacità di creare connessioni autentiche nel vostro settore.

5 errori da evitare sulla link builfding

I principali errori da evitare nella link building:

  1. Siti di bassa qualità: Evitare di pubblicare su siti spam, PBN o con contenuti non pertinenti.
  2. Sovra-ottimizzazione degli anchor text: Diversifica l’uso delle anchor text per evitare penalizzazioni.
  3. Ignorare la qualità del link: Valuta sempre la qualità e la rilevanza del sito linkante, non solo le metriche.
  4. Campagne senza strategia: Improvvisare può portare a risultati inefficaci. Pianifica ogni passo della tua campagna.
  5. Schemi di link manipolativi: Scambi di link o acquisti di link in massa sono rischiosi e violano le linee guida di Google.

Conclusione

La link building rimane ua strategia cruciale per il posizionamento SEO. Tuttavia, il successo dipende da strategie naturali, relazioni autentiche e contenuti di qualità che attraggono link spontanei. Il futuro della SEO continuerà a premiare chi crea valore e autorità nel proprio settore.

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