Content manager chi è e cosa fa

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Sai chi c’è dietro ai contenuti che leggi ogni giorno online? Chi gestisce il flusso di informazioni, coordina i team del content marketing e assicura che ogni “pezzo di contenuto” sia perfettamente in linea con la strategia stabilita? 🎯 Ti presento il Content Manager 😄!

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E adesso ti spiego meglio chi è, cosa fa e perché mi piace così tanto questa figura cresciuta esponenzialmente negli ultimi anni, diventando una pietra miliare nelle strategie di digital marketing. 📈

Content manager chi è e cosa fa

Chi è il Content Manager?

Il manager dei contenuti (italianizziamo per i non amanti degli inglesismi 😜) è il professionista specializzato nella gestione strategica dei contenuti digitali. Lavorando a stretto contatto con copywriter, designer, sviluppatori, videomaker e altri professionisti creativi, coordina e supervisiona l’intero processo di comunicazione, dalla creazione alla pubblicazione dei contenuti, fino all’analisi dati da questi generati, per  a vantaggio di una migliore resa e engagement col target.
Durante la mia esperienza professionale, ho avuto modo di collaborare con vari content manager e posso assicurarti che la loro capacità di trasformare idee in contenuti accattivanti è davvero sorprendente ✨. 
A tal riguardo ricordo ancora quando ho iniziato a lavorare con Marco ed è stato soprattutto allora che ho capito l’importanza di una pianificazione dettagliata e creativa, fuori dagli schemi, insomma.
Sì perché per il ruolo del content manager non si tratta solo di “creare contenuti” in senso lato, ma di garantire che gli stessi siano rilevanti, autentici, coerenti, ad alto potere di engagement, in grado di costruire e mantenere una forte presenza online e in linea con gli obiettivi stabiliti. Questo ruolo richiede di fatto una combinazione di competenze tecniche, creative, strategiche e manageriali, che non sono da tutti 🤓! E poi ci vuole davvero molto, molto, molto cuore, tantissima passione e sensibilità autentica per questo lavoro. La parte che mi affascina di più di questo lavoro è infatti proprio la varietà di competenze richieste e vediamole allora insieme.

Che cosa fa un content manager: attività principali

Ti ricordi quello storico slogan degli anni ‘80 “L’uomo del Monte ha detto sì”? Un autorevole Brian Jackson girava per le piantagioni in abito bianco e panama, “certificando” la qualità di frutta esotica matura al punto giusto da avere il suo auspicabile “ok” e diventare  bevanda e succo di frutta 🍌 🍍. Beh, il content manager è un po’ un Brian Jackson “nelle piantagioni di contenuto online”: colui che assicura che tutto sia pubblicato al momento giusto, nel posto giusto, e con il messaggio giusto.
Ma cosa fa esattamente questa figura? Beh, tutto parte da un processo di pianificazione e strategia dei contenuti, che si concretizza in maniera fisica e visiva con un piano editoriale. Io ormai vado solo di PED 😁quando devo organizzare il mio lavoro, ovvero metto nero su bianco cosa, quando e dove pubblicare i miei contenuti. Questo “calendario” è il risultato di un’attenta analisi delle tendenze di mercato, del comportamento del pubblico e persino degli obiettivi che si vogliono raggiungere e strumenti come ClicUp, Trello, Asana o Google Sheets, aiutano e non poco ad organizzare e monitorare tutto il flusso di lavoro. 📅🗂️
Un’altra skill richiesta al Content Manager è indubbiamente la capacità di ottima scrittura. Seppure il content manager ha un ruolo di “coordinatore e stratega”, questo non vuol dire che non possa creare contenuti in prima persona. Ne conosco molti, te lo posso assicurare 😁!
A livelli più strutturati, però, questa figura ha più una mansione di coordinatore tra le parti e per questo si interfaccia con un team di professionisti. Pensa che in passato mi è capitato di lavorare come copy per un progetto di podcast e il risultato è stato proprio come fare un puzzle, dove agenzia di spot pubblicitari, podcaster e videomaker ci siamo dovuti interfacciare più e più volte, per fare combaciare ogni pezzo e raccontare una storia che fosse perfettamente quella strutturata a monte. Non ci saremmo riusciti senza il content manager.
Per questo una tale figura deve avere tra le soft skills anche capacità relazionali e di leadership.
Una volta creati, i contenuti devono essere poi distribuiti sui canali giusti per raggiungere il pubblico in target e la selezione delle piattaforme è anch’essa merito del content manager, che ha competenza in merito alle dinamiche dei singoli touchpoint. Un bravo content manager sa, ad esempio, se pubblicare un contenuto su LinkedIn o sul sito web aziendale per meglio funzionare e massimizzare l’impatto. Questo vuol dire anche avere non solo hard skill digitali ma anche notevole preparazione sulla programmazione dei contenuti. per garantire che vengano pubblicati nei momenti ottimali. Io personalmente conosco e trovo utili strumenti come Hootsuite, Brandwatch o Buffer che mi aiutano se devo programmare i post su vari canali social, ma esistono tanti tool come questi. 📱💻
Il content manager inoltre deve possedere tra le sue hard skill conoscenze sulle dinamiche SEO per aumentare la visibilità dei contenuti pubblicati online. Senza una buona strategia SEO, anche i contenuti migliori possono passare inosservati. Strumenti come SEOZoom, SEMrush, Ahrefs, Google Analytics e Google Trends devono essere il suo pane quotidiano 🍞.

Personalmente, utilizzo regolarmente alcuni di questi strumenti per analizzare le tendenze di ricerca e ottimizzare i contenuti del nostro lavoro e te li consiglio vivamente. 📈🔍

Il lavoro di un manager dei contenuti non finisce con la pubblicazione dei contenuti. È essenziale monitorare le performance e analizzare i dati per capire cosa funziona e cosa no. Per questo ti consiglio di far diventare i tuoi migliori amici strumenti di analisi come Google Analytics e Facebook Insights, puoi ottenere informazioni preziose su come il pubblico interagisce con i tuoi contenuti. Questi dati ti permettono di fare aggiustamenti alla tua strategia e migliorare così continuamente la resa e l’engagement dei contenuti. Si impara tanto da questa fase: un’analisi approfondita ti permette di capire anche che tipo di contenuto performa meglio e su quale canale, a che ora e per chi.
Ad esempio, con il nostro team abbiamo lavorato su un progetto di SEO Copywriting e proprio l’analisi dei dati ci ha permesso di intercettare i contenuti migliori e renderli visibili al giusto target.
Ricordo ancora la mia prima esperienza con Google Analytics: vedere il traffico del sito in tempo reale è stato entusiasmante! 🎉 Ho capito quanto fosse potente avere dati a disposizione per prendere decisioni informate.

Da quanto ti ho detto, sicuramente ti sarai fatto un’idea: essere un content manager richiede competenze tecniche, ma anche flessibilità, attenzione ai dettagli e una buona dose di creatività. Ma davvero, e soprattutto con gli strumenti giusti e un metodo efficace, tutto diventa più gestibile e, oserei dire, anche divertente! 😉

Quanto guadagna un content manager?

E adesso parliamo di guadagni, uno degli aspetti più interessanti di questa carriera 🤑. I salari possono variare notevolmente in base all’esperienza, alla posizione e persino alla localizzazione geografica. In linea generale la retribuzione riflette sempre le competenze. Ecco una panoramica.
Un content creator entry-level o un Junior può guadagnare tra i 25.000 e i 35.000 euro all’anno. Mentre un content strategist mid-level, con qualche anno di esperienza in più, può guadagnare tra i 40.000 e i 60.000 euro all’anno. Aumenta sì la paga, ma anche le responsabilità.
Un Senior Content Manager può guadagnare tra i 70.000 e i 100.000 euro all’anno. Ma parliamo di gestioni di grandi team e di progetti complessi, che giustificano per l’appunto un compenso più elevato.
Invece per un Head of Content o uno Chief Content Officer, ruoli da executive-level, i guadagni possono superare i 100.000 euro all’anno, arrivando anche a cifre molto più elevate nelle grandi aziende tecnologiche o nei settori altamente competitivi.

Conclusione

Una cosa è certa, anche se non l’abbiamo detta chiaramente: il content manager è un maestro di storie che, con la sua creatività, la sua strategia e le sue capacità analitiche, trasforma i contenuti come le parole o le immagini in esperienze estremamente coinvolgenti. Ma svolgere questa professione, soprattutto se fatta ad alti livelli, richiede tempo, molto, e tantissimo impegno oltre a parecchia passione per il mondo digitale.
Ma se sei disposto a investire su te stesso, non hai paura di sperimentare e di uscire dalla tua comfort zone, se sei curioso, hai una mente creativa, sei analitico e appassionato di comunicazione, quella del content management potrebbe essere davvero la tua professione ideale 😄.

P.S. Se hai ancora domande o vuoi approfondire l’argomento, non esitare a contattarci! Siamo sempre felici di condividere con te la passione per questo lavoro e la nostra maniera di lavorare.🚀🌟

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