“La buona scrittura si suppone che evochi sensazioni nel lettore, non il fatto che stia piovendo, ma il fatto che ci stia piovendo addosso”. A pronunciare questa frase è stato lo scrittore e opinionista italiano Renato Di Lorenzo. Il motivo per il quale mi ha colpito ha a che fare con il suo significato, che rimanda alla potenza insita nella scrittura: alla sua straordinaria capacità di suscitare emozioni e di definire la persona che scrive.
L’uso di quest’arte, del resto, non riguarda il solo campo letterario, ma anche quello tecnico, scientifico, creativo e tutti quelli in cui, in generale, si richiede di comunicare con gli altri. E qual è il settore in cui la comunicazione assume un ruolo cruciale? Ovviamente quello della pubblicità e del marketing.
Marketing e scrittura sono infatti come pane e mortadella: vanno letteralmente a braccetto, al punto che non può esistere l’uno senza l’altra. E uno dei modi più pratici e immediati di mettere la scrittura a servizio del marketing consiste senz’altro nel realizzare un blog, vale a dire uno spazio in cui comunichi le tue idee alle persone.
Se sei il titolare di un’attività e/o di un brand che intendi sponsorizzare, scrivere articoli da blog potrebbe senz’altro rivelarsi una mossa vincente. Questo, naturalmente, a patto di produrre contenuti in grado di suscitare interesse nei lettori e che trasmettano il tuo messaggio in modo chiaro e accattivante. Sei curioso di sapere come fare? Prosegui con la lettura e lo scoprirai!
Tone of voice e stile di scrittura: il segreto di un blog di successo
Quando ti appresti a scrivere un blog, devi innanzitutto definire quale sarà il “tone of voice” degli articoli. Con quest’espressione, traducibile letteralmente come “tono di voce”, ci si riferisce allo stile comunicativo da adottare nella scrittura, stile che servirà anche a definire l’identità del tuo personal brand (o brand identity).
Ma perché è tanto importante ai fini della comunicazione? Bèh, per fartene un’idea puoi rileggere nuovamente la citazione iniziale di Di Lorenzo. Se usi la scrittura per descrivere un giorno di pioggia e vuoi che i tuoi lettori la “sentano” sulla pelle, dovrai scegliere parole in grado di evocare questa specifica sensazione fisica, se questo è il messaggio che intendi trasmettere.
Ciò significa che il tuo “tone of voice” dovrà far rivivere la sensazione che si prova quando ci piove addosso. Ma questo non basta. A che tipo di pioggia ti riferisci? Si tratta dello scroscio piacevole e ristoratore che rinfresca una torrida giornata estiva, o della pioggia gelida che colpisce in una triste giornata invernale? Perché, in base alla risposta che darai, cambierà radicalmente anche il tone of voice della scrittura.
In base a cosa scrivi e a come lo scrivi, infatti, puoi suscitare nei tuoi lettori emozioni diverse: una regola che, nell’ambito della definizione del tuo personal brand, è d’importanza fondamentale.
Come individuare il perfetto tone of voice per il tuo personal brand
Per essere certo di scrivere articoli da blog con il giusto tone of voice, devi innanzitutto partire da due domande fondamentali:
- chi sei e cosa vuoi ottenere con il tuo personal brand, compreso il tipo di emozioni che intendi suscitare;
- qual è il target di persone cui ti rivolgi, come parla e cosa vuole.
Già solo rispondendo a questi due semplici quesiti, avrai già fatto metà del lavoro.
Del resto, si tratta di considerazioni piuttosto semplici. Se il tuo personal brand tratta prodotti o servizi rivolti a persone di una certa sostanza, come ad esempio studiosi o intellettuali colti, dovrai optare per un tone of voice piuttosto forbito, in grado di essere all’altezza del loro linguaggio. Una strategia, quest’ultima, che invece risulterebbe fallace con un target composto perlopiù da adolescenti.
Come puoi capire tu stesso, pertanto, prima di definire il tone of voice degli articoli da blog che scriverai, devi avere ben presente il messaggio che vuoi comunicare e il tipo di pubblico cui è rivolto, regolandoti di conseguenza. In linea di massima, tuttavia, puoi aiutarti tenendo presente alcune regole di base della scrittura per blog, che ti elenco qui di seguito:
- cerca di essere il più possibile sincero e autentico, evitando di risultare artificioso;
- scrivi tenendo conto che sei TU a dire le cose (detto in altre parole: non usare un tono che nella realtà non useresti);
- evita le contraddizioni;
- conferisci riconoscibilità al tuo stile: devi far capire al tuo pubblico che dietro quelle parole ci sei tu;
- per un pizzico di creatività in più, puoi inventare delle frasi e/o degli slogan che rappresentino il tuo brand, da inserire in ogni articolo come apertura o chiusura.
“Cari, gentili lettori…”: un esempio di uso perfetto del tone of voice direttamente da “Bridgerton”
Se stai cercando un esempio di tone of voice di successo, lo puoi trovare in quella che è universalmente considerata la serie Netflix del momento, vale a dire “Bridgerton”.
Se non l’hai ancora vista, ti consiglio assolutamente di recuperarla: non solo perché è una serie leggera e appassionante, ma soprattutto perché contiene uno dei migliori esempi di uso del tone of voice che abbia mai visto. Nel caso in cui non lo sapessi, “Bridgerton” si svolge a Londra nell’epoca Regency (1811 – 1820) e i suoi nobili protagonisti trascorrono esistenze idilliache e patinate tra balli scintillanti e romantiche storie d’amore.
Fonte foto cosmopolitan.com
Il loro hobby preferito? Leggere il “tabloid” scritto dalla misteriosa Lady Whistledown, quella che oggi verrebbe definita una giornalista di gossip, il cui obiettivo consiste nell’intrattenere i rampolli dell’alta società (e perfino la regina stessa!) con pettegolezzi succulenti sui loro amici e conoscenti.
E, da buona cronista di gossip ante – litteram, si fa anche pagare per farlo! Del resto, le “Cronache di Lady Whistledown” riescono a sortire un successo clamoroso proprio per il fatto di rispettare appieno tutte le regole del tone of voice, in particolare:
- sono scritte con un linguaggio forbito e altolocato, in linea con il target di persone nobili e istruite cui sono rivolte;
- presentano uno stile di scrittura frizzante, idoneo a creare intrighi e intrattenimento, che è esattamente ciò che cercavano i nobili annoiati di quell’epoca;
- pur essendo dei gossip, si tratta sempre e comunque di fatti veritieri, narrati con una scrittura fresca e pungente, sebbene leggermente “infiorettata” per adeguarsi ai canoni dell’epoca;
- cominciano sempre con la frase “Cari, gentili lettori”, che oggi verrebbe considerata lo slogan simbolo del brand.
Anche se si tratta di un esempio di tone of voice “fittizio”, frutto del personaggio inventato di una serie tv, nella pratica funziona perfettamente. Non c’è un solo fan di Bridgerton che non riconoscerebbe la frase che ti ho appena citato, e i fan di questa serie sono davvero tantissimi.
Oltretutto le “Cronache di Lady Whistledown” rappresentano un esempio perfetto anche per quanto riguarda i loro contenuti che, come ti ho già accennato, sono coerenti con l’obiettivo e i valori del “brand”, ossia quello di intrattenere una nobiltà annoiata. E questo ci porta ad affrontare un’altra questione fondamentale: la qualità dei contenuti del blog.
Creazione di contenuti coerenti con il tuo brand
Scrivere articoli da blog significa anche creare contenuti coerenti con il tuo personal brand, proprio come fa la già citata Lady Whistledown in
“Bridgerton”.
Anche se il tuo marchio è stato creato ai giorni nostri e il target cui è rivolto non ha nulla a che vedere con la nobiltà inglese dell’epoca Regency, puoi comunque rifarti a quest’esempio per scrivere articoli in grado di rafforzare efficacemente la tua brand identity. Il segreto, come ti ho già spiegato, consiste semplicemente nell’avere ben chiaro in mente il messaggio che intendi trasmettere, usando un linguaggio e uno stile idonei al tuo pubblico di riferimento.
Tieni a mente che l’autenticità dei contenuti è d’importanza primaria. Evita quindi di utilizzare un linguaggio troppo “markettaro”, cercando invece di comunicare in modo trasparente e genuino, così da mostrare il lato umano del tuo brand. Per farlo, devi sempre adottare un linguaggio coerente e in grado di renderti “riconoscibile”. Se sei quindi orientato verso uno stile di scrittura semplice e informale, poiché lo ritieni idoneo al tuo target, dovrai adottarlo per tutti gli articoli che scriverai, indipendentemente dalla piattaforma. E questo vale ovviamente per qualsiasi altro stile di scrittura.
Una tecnica che potrebbe aiutarti, per esempio, consiste nel realizzare una vera e propria “linea guida” in merito a come scrivere contenuti per il tuo brand (da passare anche ai tuoi eventuali collaboratori), che dovrebbe affrontare e spiegare i seguenti punti:
- il tone of voice da usare (tieni a mente i vari consigli ed esempi precedentemente affrontati);
- eventuali termini tecnici da inserire, ma anche frasi di apertura e chiusura degli articoli, nonché slogan e modi di dire che ti rendano riconoscibile;
- stile di formattazione degli articoli, così da allinearli il più possibile tra loro e rendere il tuo brand ancora più riconoscibile e “memorizzabile”.
Per mantenere coerente il tuo blog e conferire un’impronta “umana” al tuo personal branding, potresti inserire anche delle storie di successo, magari raccontate dai clienti che hanno felicemente usufruito dei tuoi servizi. Attenzione! Non parlo di recensioni (che pure sono utili), bensì di veri e propri racconti in grado di appassionare i lettori. Tanto per capirci, pensa ai vari brand di successo che hanno fatto dello “storytelling” una vera e propria arma vincente, come ad esempio la Barilla.
Questo noto marchio è infatti celebre per le sue pubblicità commoventi, che altro non sono se non delle mini storie in grado di veicolare i valori cardine della Barilla: famiglia, amore, convivialità. Se sei della mia generazione, avrai senz’altro in mente il celeberrimo spot con protagonista la bambina con l’impermeabile giallo che arriva in ritardo al pranzo con i genitori. Il motivo? Ha perso l’autobus della scuola e ha camminato da sola fino a casa sotto la pioggia, raccogliendo un gattino bagnato per strada (la senti la musica di sottofondo?). Inutile dire che la storia si conclude nel migliore dei modi, con i genitori che perdonano la figlia per il ritardo e adottano di buon grado la bestiola, “festeggiando” il lieto fine con un piatto di pasta Barilla.
Questo spot, che puoi tranquillamente recuperare su YouTube, rappresenta un esempio perfetto di contenuti coerenti con i valori del brand, che vengono trasmessi in modo forte e chiaro grazie a un racconto efficace che, grazie alle indelebili associazioni che riesce a creare, a tutt’oggi non è stato ancora dimenticato.
Conclusione
Caro, gentile lettore (LOL!), se sei arrivato a leggere fino a qui ti sarai fatto un’idea precisa dell’importanza degli articoli da blog e di quanto possano aiutarti a valorizzare l’identità del tuo brand. I consigli e gli esempi che ti ho fornito possono senz’altro contribuire a farti conseguire quest’obiettivo, ma non sono certamente gli unici.
Proprio perché non esiste un blog o un brand uguale a un altro, è fondamentale che tu riesca a individuare le tecniche di scrittura e la tipologia di contenuti che si addicono meglio alle tue esigenze, nonché al tuo target di destinazione. E, se ne avessi voglia, sentiti libero di condividerle in un commento, raccontandoci la tua personale esperienza!