Come creare la struttura del tuo sito web per migliorare il posizionamento organico

Data ultimo aggiornamento post: Gennaio 24, 2022

Creare un sito con una buona architettura delle informazioni risolve a monte la maggior parte dei problemi di indicizzazione e scarso posizionamento che i siti web riescono ad ottenere dopo la loro pubblicazione?

Sembra assurdo ma funziona proprio in questo modo.

Cosa è l’architettura del sito

L’architettura del sito, determina la sua buona navigabilità infatti in senso stretto parliamo di come le pagine sono organizzate e collegate fra loro. In effetto non solo le pagine ma tutte le URL che sono coinvolte quando l’utente o il bot decidono di navigare il sito.

Un sito web ben organizzato, non solo sarà fruibile nel modo corretto da chi lo naviga ma riuscirà a dare al motore di ricerca un chiaro segnale di autorevolezza e credibilità ecco perché nella maggior parte dei casi, quando si fanno interventi SEO per migliorare il posizionamento di un sito web si tenta di capire come sono organizzate le informazioni.

[bctt tweet=”L’architettura di un sito, ha molti vantaggi lato SEO. Mira a rendere il sito facile da usare e sopratutto da capire” username=”seopalermo”]

Possiamo definire chiaramente i 3 punti nevralgici che ottimizzerai dopo aver organizzato bene i contenuti:

  1. Migliori l’indicizzazione delle pagine
  2. Riceverai dei posizionamenti più alti
  3. I tuoi utenti verranno coinvolti più facilmente

Ovviamente per far si che tutto funzioni per il verso giusto dobbiamo soddisfare l’intento navigazionale dell’utente.

Come soddisfare l’intenzione di ricerca

Ci sono almeno tre domande che bisogna porsi prima di decidere come organizzare i contenuti all’interno del nostro progetto web.

  1. Cosa cercano le persone?
  2. Cosa è per loro importante?
  3. In che modo le pagine si chiamano l’una con l’altra?

Nella sezione inerente alla keyword research ti ho parlato dei Topic Cluster e di quanto possano essere importanti per la SEO. E’ giunto il momento di ricollegare un po tutto così da avere il quadro completo e ben delineato.

Con la tecnica dei cluster Topic, riesci a soddisfare l’intento dell’utente in modo egregio e se riuscirai anche a collegare le pagine con testi di ancoraggio che suggeriscono chiaramente all’utente cosa troverà dopo il click, il gioco è quasi fatto.

Un errore che viene ripetuto in quasi tutti i siti è quello di inserire la pagina “chi siamo” all’interno della header del sito, quindi nella parte che viene scaricata per prima dal bot e che viene vista immediatamente dall’utente, in più questo collegamento è ripetuto, spesso, su tutte le pagine del sito donando così, un’informazione molto ma moto importante, ovvero che la pagina chi siamo è una delle pagine più importanti del sito.

Riflettici, se quando parli con una persona dici sempre la stessa cosa, probabilmente ti interessa parlarne no? la stessa cosa avviene sul web e anche se non te ne accorgi ti ritrovi a far parlare i ltuo sito in modo ossessivo della pagina “chi siamo” hahahha

[bctt tweet=”La navigazione del sito deve fornire soluzioni immediate e non loop ripetitivi.” username=”seopalermo”]

Come rendere l’architettura delle informazioni veloce e performante

Per molti SEO vale la regola dei 3 click, ovvero le pagine del sito non dovrebbero essere più lontane di 3 click dal punto di partenza che in gergo viene chiamata architettura flat.

Per spiegarti meglio quanto appena detto, ho bisogno di tirare in ballo il PageRank, una formula matematica, inventata nel 1997, che giudica il “valore di una pagina” osservando la quantità e la qualità delle altre pagine che si collegano ad essa.

Ormai i SEO di tutto il mondo non parlano più di PageRank, visto che nel 2014 John Mueller ha affermato che Google non aggiorna più questo valore eppure ancora oggi molti ragionamento si basano su questo algoritmo.

Anche i tool più utilizzati nel panorama SEO: majestic Moz e Ahref, tendono ancora oggi a cercare di fornire questo valore tramite le loro metriche di dominio e di pagina.

Nella maggior parte dei casi i siti web sono organizzati in categorie, dove vengono inseriti i contenuti che non di rado vengono inseriti anche su altre categorie o altra tipologia di tassonomia come i TAG.

Quindi Una Home Page contiene link a diverse pagine di categoria che a loro volta linkano i contenuti e che a secondo del numero, vengono “paginati”

Paginare i contenuti vuol dire mostrarli, ad esempio, a blocchi di 10 o 20 e ogni blocco di contenuti viene mostrato attraverso una pagina di paginazione che nella maggiora parte dei casi viene indicata come pagina 1, pagina 2 e così via.

A causa di questa struttura, le pagine che hanno un livello di profondità molto basso (a più di 3 click dal punto di partenza) e che non vengono linkate dalla pagina di categoria, riceveranno sempre meno PagRank fino a non riceverne completamente così da far percepire al motore di ricerca che sono sempre meno importanti e di conseguenza le scansiona con meno frequenza.

[bctt tweet=”L’eccessiva profondità di clic è un problema che incide sul posizionamento e sulla visibilità.” username=”seopalermo”]

In pratica dobbiamo permettere all’utente di arrivare al contenuto che desidera vedere, senza farlo annoiare, quindi con pochissimi click senza permettere che si perda nei meandri di organizzazioni caotiche o poco performanti.

Ovviamente soffermarsi solo a quanto detto, sarebbe un grande errore, perché per molti siti questa tipologia di struttura non sarebbe possibile, quindi vediamo cosa possiamo tirar fuori dal cilindro.

Pagine hub – Pillar – topic cluster

Le pagine hub sono delle pagine ricche di contenuto che hanno diversi scopi:

  1. Sono concentrare su un argomento e offrono una panoramica globale
  2. Linkano pagina importanti che rispondono ad intenti di ricerca specifici attraverso ancore pertinenti e descrittive
  3. Rispondono alle principali domande sull’argomento

Le pagine hub, nella visione odierna della costruzione di siti con WordPress vengono rappresentate dalle categorie. Migliorare le categorie con del testo che non venga ripetuto nella paginazione, potrebbe portarte dei benefici che non ti aspetti, ma per creare una pagina hub con tutti i crismi sarebbe meglio farlo con i post o le pagine. Questo genere di pagina, contiene per sua natura dei link molto pertinenti al contesto è per questo può essere una strategia SEO molto redditizia che porta autorevolezza alle pagine ben collegate creando Authority page

Struttura a Silo

La struttura a silo è un’architettura molto gerarchica che va in senso verticale, quindi a differenza dell’architettura flat, ha un percorso navigazionale più profondo ma allo stesso tempo rilevante al percorso fatto dall’utente.

In questo screen a differenza della struttura flat, man mano che ti allontani dalla home sei sempre più dentro al silo.

Pagine correlate e linking interno

A questo punto potresti domandarti se le pagine tra i vari silos possono essere collegate fra loro o se è meglio linkare solo le pagine che appartengono allo stesso silos.

La risposta è si. Puoi linkare anche le altre pagine ma il punto è un altro, perché hai bisogno di creare collegamenti con pagine che appartengono ad altro silo?

Tutto sta alla quantità di link che inserisci, mi spiego meglio se in un silo sono presenti 100 pagine che si linkano fra loro e fra queste pagine una decina puntano anche a silo differenti, direi che non c’è nessun problema.

Ma se su 100 pagine di silo 80 linkano altre pagine che appartengono ad altri silo allora è chiaro che hai un problema di struttura e che stai marcando la strada della struttura flat.

Inoltre è da considerare anche che quando crei una buona struttura di pagina e una buona alberatura di navigazione, Google riesce ad assegnarti nella maniera corretta i sitelink, ovvero quei link che solitamente stanno sotto il nome a dominio in SERP e che ti permettono di raggiungere pagine interne del sito già a livello di ricerca brand, come in questo caso:

Conclusioni – Perché la struttura di un sito è importante per la tua SEO?

Un sito web con un’ottima struttura e un ottimo linking interno può veramente fare miracoli in SERP posizionandosi in modo notevole e duraturo:

  • Ottima esperienza utente
  • Uso dei site link corretto
  • Migliore scansione del sito
  • Ottimizzazione ad hoc per i crawler

Questi punti è bene tenerli a mente perché un giorno, quando avremo raggiunto la prima posizione per la ricerca che ci porterò traffico in target e soldini in tasca, sapremo cosa e chi ringraziare 🙂

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